Quando ricorrere alla supplementazione

quando ricorrere alla supplementazione

La supplementazione è necessaria in tutte quelle circostanze in cui l’apporto di calcio e vitamina D risulta inferiore a quello richiesto per mantenere in salute le ossa.

Ci sono circostanze particolari in cui la loro carenza mette più a rischio la salute della persona, esponendola ad esempio a fratture. Molte pubblicazioni scientifiche suggeriscono ed evidenziano l’efficacia della supplementazione con vitamina D e calcio nei soggetti sopra i 65 anni, visto che in gran parte di essi risulta cartente.

Per il calcio  è comunque da privilegiare l’assunzione attraverso l’alimentazione rispetto a quella con integratori, perché nella forma alimentare il calcio è assorbito meglio dall’organismo. Vanno evitate (soprattutto nell’adolescenza) sostanze con alcool, the e caffè, perché queste bevande interferiscono con il metabolismo del calcio. Se però la dieta prevede delle restrizioni dovute a intolleranze alimentari (in particolare al lattosio o a scelte di vita (dieta vegetariana/vegana) diventa indispensabile l’utilizzo di integratori.

La supplementazione di vitamina D, invece, è suggerita dalla linee guida internazionali fin dai primi giorni di vita, data la scarsa esposizione alla luce solare durante i primi mesi del neonato (l’esposizione solare diretta va evitata prima dei 6 mesi di vita) e le scarse quantità di vitamina D presenti nel latte materno.