Quali sono le più efficaci terapie strumentali in fisioterapia?

La fisioterapia è una disciplina antica che risale al 480 AC quando veniva praticata da Ippocrate, il padre della medicina utilizzando massaggi, idroterapia e manipolazione.

Fisioterapia deriva dal greco “fisio” che significa naturale, è una pratica che si occupa di tre aspetti prevenzione, cura del problema e riabilitazione.

Il recupero delle funzionalità avviene attraverso posture e tecniche di massaggio da non confondere con la medicina alternativa.

Rappresenta a oggi una soluzione non invasiva per trattare problemi legati a errate abitudini posturali fino a comprendere patologie neurologiche più complesse.

È una disciplina che consente d’intervenire sul dolore e che può guarire alcune problematiche senza l’utilizzo di farmaci con la ginnastica e il massaggio.

Per questo motivo vi si ricorre sempre di più considerando la fisioterapia un’alleata del benessere fisico in grado di curare problemi di natura medica con esercizi posturali, trazioni e massaggi localizzati.

La Fisioterapia permette di prevenire, curare e riabilitare pazienti con patologie muscolo-scheletriche, viscerale e neurologico.

I campi di applicazione sono numerosi, si può ricorrere all’aiuto della fisioterapia in ginecologia, pneumologia, cardiologia, neurologia e ortopedia.

È un’ ottima alleata nelle prestazioni sportive, per la preparazione al parto, per riabilitare in caso di disturbi respiratori, per restituire equilibrio ai malati di morbo di Parkinson, per prevenire i disturbi legati alla degenerazione causata dall’invecchiamento.

Quando ricorrere alla fisioterapia

Si può ricorrere alla fisioterapia sia quando il problema si è già manifestato dopo un trauma e in una situazione post operatoria ma anche prima che si manifesti una problematica.

Di solito per prassi comune, le terapie fisioterapiche vengono utilizzate quando il disturbo è emerso per combattere il dolore cronico per esempio localizzato sul collo, per malattie cardiovascolari, problemi articolari, per conseguenze legate all’ictus, alla paralisi cerebrale, alla sclerosi multipla.

È quindi consigliabile ricorrere a trattamenti di fisioterapia mirati anche per disturbi funzionali come quelli temporomandibolari o legati alla deglutizione, in caso d’ incontinenza, di abbassamento vescicale.
Si possono utilizzare terapie fisioterapiche di tipo manuale che includono massaggi per i traumi, allungamento muscolare, contratture e trazioni che agiscono in senso opposto alla problematica ossea riscontrata come la tecnica del pompage usata per la colonna vertebrale.

La chinesiterapia, una delle terapie fisioterapiche più classiche, interviene sulle patologie con movimenti che il fisioterapista fa eseguire al paziente e che vanno ripetuti diverse volte.

La rieducazione funzionale attraverso i massaggi e la ginnastica con l’uso di clavette, elastici e pedane e palle mediche stimola il riadattamento muscolare e il coordinamento.

I trattamenti manuali risultano validi per problematiche da usura, acute e subacute che possono migliorare intervenendo sulla normalizzazione della mobilità articolare.

Le tecniche manuali utilizzate sono la massoterapia per le contratture e le tensioni, il linfodrenaggio e il bendaggio funzionale per il benessere del sistema linfatico, la rieducazione motoria, neuromotoria per traumi pre e post intervento, idrokinesiterapia per una rieducazione in acqua per recuperare dopo un’operazione, la manipolazione fasciale che sviluppa attrito e calore su specifici punti, il metodo cranio-sacrale ideale per il riassorbimento del liquido cefalo-rachideo utilizzato per problemi respiratori e intestinali, il taping Kinesiologico un particolare bendaggio che accompagna le altre tecniche riabilitative e la ginnastica posturale globale con l’allungamento e il rilascio delle fasce muscolari.

La fisioterapia manuale si avvale di tecniche per ridurre i carichi per il risparmio articolare della colonna attraverso l’utilizzo di leve.
Inoltre può intervenire sulle patologie in maniera strumentale avvalendosi dell’uso di alcuni strumenti per effettuare laserterapia, ionoforesi, onde d’urto, magnetoterapia, tens, pressoterapia, elettrostimolazione, elettrosuonoterapia.

Le terapie strumentali sono di valido aiuto per attenuare e risolvere il dolore, intervengono sull’apparato muscolo-scheletrico riducendo gli stati infiammatori.

Grazie all’ausilio di calore, luce, onde elettromagnetiche i macchinari insieme alle tecniche manuali consentono un buon recupero generale.

In caso d’incidente o d’ impossibilità di recarsi in un centro specializzato, in condizioni di disabilità, si può seguire una fisioterapia domiciliare con l’intervento di un fisioterapista che applicherà tecniche di terapia manuale come la massoterapia o utilizzerà macchinari come TENS, elettroterapia e correnti dinamiche.

La pratica fisioterapica sia manuale che strumentale risulta molto valida per la rieducazione ortopedica funzionale.

Le migliori terapie strumentali in fisioterapia

Le terapie strumentali rappresentano un valido aiuto per intervenire sul dolore e sono bel tollerate da tutti senza effetti collaterali non prescindendo da esercizi come stretching e rinforzo mirato, attività, massaggi. Non esiste una terapia migliore rispetto ad un’altra, ma esiste la migliore terapia da effettuare  in funzione di un dato disturbo muscolo scheletrico.

Conseguentemente sarà in primis necessario cercare un centro di fisioterapia che possa effettuare la terapia a noi necessaria. In questo caso ci viene in aiuto il motore di ricerca Google e cercando, ad esempio, centro di fisioterapia a Torino + nome terapia, ci mostrerà i centri che effettuano la terapia strumentale di cui abbiamo bisogno.

La laserterapia-Yag

Con la laser terapia si fa ricorso a un tipo particolare di radiazioni luminose che attivano per biostimolazione e le difese naturali del corpo attraverso l’energia elettromagnetica che si genera.
È una metodica che consente la riattivazione cellulare intervenendo sulla riduzione del dolore con effetto analgesico, linfodrenante, stimolante e antinfiammatorio.
Si utilizza per diverse patologie infiammatorie e degenerative, reumatiche, traumatiche acute e croniche.
È un trattamento con sorgente luminosa non invasivo che viene utilizzato per diverse problematiche muscolo-scheletriche e relative al tessuto osseo.
Il laser non emette calore ma agisce sulla stimolazione apportando tre benefici, la riduzione dell’infiammazione che avviene già in pochi giorni, il sollievo dal dolore e la rigenerazione del tessuto.
Valida per artrosi del ginocchio, artrite reumatoide, ernia del disco, sciatica, tendinite, fascite plantare, gomito del tennista, degenerazione lombare, borsite dell’anca e della spalla, disturbo temporo mandibolare e anche per una terapia riabilitativa dopo la rimozione di apparecchi gessati.

Ionoforesi

La ionoforesi è una metodica che veicola ioni attivi di un farmaco sciolti in acqua all’interno dei tessuti utilizzando corrente continua.
È un trattamento molto valido per trattare il gomito, il polso, la mano, il ginocchio e le sofferenze lombosacrali.

Onde d’urto

Le onde d’urto sono ad alta energia che trasferiscono esercitando forza meccanica sui tessuti del corpo e riparare i danni.
È un trattamento che risulta molto efficace per trattare problematiche del piede, dei flessori delle dita della mano, nelle rizoartrosi trapezio-metacarpali e per intervenire nelle tendinopatie che si sono calcificate e per la rigidità della spalla.

Biofedback

Il biofedback è una terapia che grazie a un ritorno visivo e uditivo permette di comprendere quando si attiva un determinato fascio muscolare.
Viene di solito associata all’uso dell’elettrostimolazione per intervenire sulla normalizzazione del tono muscolare per esempio per la rieducazione del pavimento pelvico.

Ossigeno-ozono terapia

L’ossigeno ozono terapia è una pratica applicata da medici fisiatri che si basa sulla somministrazione di una miscela gassosa data dalla combinazione di ossigeno e azoto.
Questa miscela ha un effetto antiossidante sui tessuti con effetti analgesici e antiinfiammatori e miorilassanti, di vasodilatazione e per il riassorbimento di edemi.
Viene consigliata per intervenire su ernie del disco cervicali e lombari, lombalgia, cervicalgia, tendinopatia della spalla con problemi alla cuffia dei rotatori, epitrocleiti e epicondiliti del gomito, tendinopatie della mano come la tendinite di Dequervain, la fascite plantare.
Viene associata spesso a laserterapia e tekarterapia.

TENS

La TENS è un’elettroterapia indicata per sciatalgie, cruralgie, rachialgie, artride reumatoide, mialgie post trauma e nevralgie.
È una metodica complementare per controllare il dolore che consiste nell’applicazione d’ impulsi elettrici lievi sulla pelle.
La corrente a bassa tensione attraverso la pelle stimola le fibre nervose bloccando il dolore e generando al paziente soltanto un leggero formicolio sopportabile.
L’intensità, la frequenza e il sito di applicazione degli elettrodi dipendono dalla problematica da trattare.
Può essere applica per intervenire sull’osteartrite del ginocchio, sul dolore del femore, per disturbi nervosi come neuropatie, sclerosi multipla, bruxismo, patologie cardiache, cardiovascolari per trattare angina e ischemia, valida per la dismenorrea, dolori del travaglio, lesioni dei tessuti molli, recupero post operatorio, malattie autoimmuni, artride reumatoide.
Inoltre la TENS apporta benefici per la riabilitazione post ictus, per alleviare il ronzio alle orecchie dovuto all’ acufene, per la stipsi, mal di schiena, fibromialgia, vescica iperattiva e incontinenza urinaria, sindrome del tunnel carpale.
Gli unici effetti collaterali della TENS prevedono l’insorgenza di reazioni cutanee, solo in alcuni casi rari possono sopravvenire nausea, cefalee e capogiri.
È bene evitare questo tipo di pratica per soggetti portatori di pacemaker, con disturbi del ritmo cardiaco e con problemi dermatologici gravi.

Tecarterapia

La tecar è una terapia elettromedicale che stimola i tessuti in profondità con un campo elettromagnetico.
Consente di attivare processi riparativi e metabolici sui tessuti con l’incremento della temperatura interna.
La tecarterapia interviene in due modalità, capacitiva per intervenire sui tessuti molli e resistiva per il trattamento dei disturbi ossei-articolari e cartilaginei.
Consiste in un massaggio effettuato da uno strumento che riduce il dolore e il processo rigenerativo dei tessuti.
È un trattamento ideale per il recupero da infortuni, valido per distorsioni, lesioni tendinee, borsiti, problemi articolari, patologie muscolari e osteoarticolari, strappi muscolari, lombalgie, sciatalgie.
L’uso più comune è per patologie dolorose della colonna, muscolari, della spalla, gomito, polso, mano, caviglia, piede e anca, per riabilitazione post chirurgica.