Cosa è la scoliosi?

Il nome scoliosi deriva dal greco e dal termine “skolíosis”, che tradotto vuole dire “incurvamento”. Questa patologia, che è una deformazione (o appunto incurvamento) della colonna vertebrale, è conosciuta, studiata e trattata sin dall’antichità.

Cercare un centro specializzato

Per cercare un centro specializzato e buon fisioterapista per trattare al meglio i problemi derivanti dalla scoliosi, ci si può avvalere di diversi mezzi. Il nostro consiglio è sempre quello di rivolgersi a uno specialista che abbia affrontato un percorso di studi valido e diffidare da dubbie figure professionali. Per la ricerca di un fisioterapista per il trattamento della scoliosi ci si può avvalere di un portale di fisioterapisti iscritti all’ordine. Una volta trovato lo specista che fa al caso vostro, è il caso di controllarne le referenze e magari avvalersi di uno strumento utile (su Facebook e su Google) come le recensioni, per farsi un’idea più chiara e completa. 


Ora vediamo nel dettaglio cosa si intende con il termine "scoliosi".

Definizione della scoliosi

La scoliosi è una deviazione permanente (laterale) della colonna vertebrale in associazione alla rotazione dei corpi vertebrali. Insieme alla rotazione, persiste una deformazione dei dischi intervertebrali associata a un accorciamento del muscolo legamentoso.
 Se questa definizione vi sembra difficoltosa, vi spieghiamo in termini meno tecnici cosa accade quando si è affetti da scoliosi.
In pratica la colonna e il tronco vengono “deformati” o “incurvati” dalla presenza di alcune curve che ne corrompono l’aspetto e causano diversi disagi, funzionali oltre che estetici, al paziente.

Le scoliosi si possono suddividere in due tipi:

  1. Scoliosi non strutturale (paramorfismo): la curvatura della colonna deriva da fattori congeniti come ad esempio una postura scorretta, malattia di natura infiammatoria o differenza nella lunghezza delle gambe. Per curare questo tipo di patologia, si procede con la correzione del problema primario.
  2. Scoliosi strutturale (dismorfismo) definitiva: può essere sia il problema primario che far parte di un’altra patologia.

Questo tipo di scoliosi si suddivide in sua volta in:

  • idiopatiche: rappresenta la maggioranza nella casistica sulla popolazione mondiale. Non si conoscono le cause e si presenta maggiormente nell’età dello sviluppo.
  • congenite: quando è strettamente collegata a malformazioni presenti già alla nascita. 

  • acquisite: quando è associata a malattie neurologiche o muscolari come paralisi, 
distrofia e poliomelite.

Oltre questa distinzione primaria, la scoliosi viene anche differenziata in base alla sua localizzazione. Possiamo quindi parlare di: 


  • scoliosi lombare; 

  • scoliosi dorso-lombare; 

  • scoliosi dorsale; 

  • scoliosi cervico-dorsale. 


Sintomi della scoliosi

Uno dei problemi principali di questa condizione è che, spesso, nei bambini e negli adolescenti non ci sono evidenti sintomi. La natura asintomatica e l’assenza di un vero e proprio dolore, causa notevoli difficoltà nel riscontrare il problema fino a quando non diventa del tutto evidente.


Esistono dei sintomi della scoliosi, tuttavia, che si possono riscontrare anche se molto spesso vengono associati a problemi di altra natura, e sono:

  • posizionamento non simmetrico della testa rispetto spalle e bacino; 

  • altezza diversa tra le spalle; 

  • differenza nella lunghezza delle braccia; 

  • differenza di lunghezza delle gambe;
  • fianchi irregolari;
  • curvatura posteriore accentuata; 

  • variazioni nel colore della cute che ricopre la colonna vertebrale; 

  • in alcuni gravi casi (se pur rari) potrebbe presentarsi una ridotta capacità polmonare 
e cardiaca (con disfunzioni).

Rimedi per la scoliosi

La cura per questo genere di problema dipende da tanti fattori: età, fase dello sviluppo, complessità del problema.


In alcuni casi la curvatura risulta essere talmente lieve da non presentare il bisogno di ricorrere a una terapia (e questo accade soprattutto tra i più piccoli). 
In genere le pratiche per la scoliosi sono:

  • attendere: il terapista segue i pazienti (senza alcuna terapia) e li osserva ogni semestre per determinare se la curvatura è in aumento e può causare problemi più seri.
  • tutore ortopedico: il terapista potrebbe prescrivere ai pazienti l’utilizzo di un busto o corsetto per impedire il peggioramento del problema. 

  • intervento chirurgico: se la curvatura supera i 45 gradi, o se sta peggiorando a tal punto da arrivare a questo livello di peggioramento, il terapista potrebbe consigliare un intervento chirurgico.

Esercizio Fisico


Oltre questi metodi appena citati, è bene sapere che uno degli alleati migliori per la cura alla scoliosi è l’esercizio fisico. Sono sempre di più i pazienti che si rivolgono (e risolvono) i propri problemi posturali rivolgendosi a un bravo fisioterapista. 

Grazie all’esercizio fisico i pazienti riescono molto spesso a prevenire o addirittura bloccare il peggioramento della curvatura.
 Un esercizio fisico regolare può aiutare infatti a:

  • potenziare la forza muscolare;
  • ridurre il dolore (aumentandone la sopportazione);
  • prevenire l’insorgere di altre problematiche.


Fisioterapia

Un buon fisioterapista potrebbe anche ricorrere, oltre alla prescrizione degli esercizi fisici per la scoliosi, ad altre tecniche, proprie della fisioterapia, per correggere la curvatura della colonna. 
L’elettrostimolazione (tecarterapia), il metodo Mezieres e l’ozonoterapia, potrebbero essere considerati ottimi trattamenti per questo genere di problemi.