5 cause psicologiche dei dolori muscolari e articolari

psiche dolori ossa

Siamo spesso portati a credere che i dolori fisici e i problemi psicologici siano due cose separate tra loro, e che facciano parte di due “sfere” del nostro corpo diverse: del resto, un gruppo lo curano dei professionisti, i medici, un altro altri professionisti, gli psicologi.

In realtà ormai sappiamo da anni che non è così: infatti il nostro corpo è uno, e ciò che influenza la nostra psiche si ripercuote inevitabilmente sui nostri organi. Gli stimoli esterni causati dalle situazioni che viviamo portano il nostro corpo non solo a modificare la nostra mente, ma anche a produrre ormoni, molecole che tramite il sangue modificano la funzione di alcuni organi.

Per questo motivo, il nostro stato psicologico può avere un effetto concreto sui dolori che viviamo, come quelli articolari e muscolari: ecco perché diverse situazioni possono causare questi dolori, che si risolvono non tanto con gli antinfiammatori (che tolgono solo il dolore impedendoci di sentirlo, bloccando le vie nervose di trasmissione), quanto con la psicoterapia, che va invece a curare il problema di fondo. (ulteriori approfondimenti portale di psicoterapia psico.it)

Anche perché con gli antidolorifici il problema si risolve solo temporaneamente, se non si toglie la causa che sta alla base di quei dolori.

1. L’ansia e i dolori muscolari

L’ansia è una delle situazioni che porta più spesso ad avere dolori muscolari. Quando siamo ansiosi, infatti, percepiamo una situazione di pericolo, e il corpo si prepara a scappare da quel pericolo.

Per essere pronti, l’afflusso di sangue ai muscoli aumenta e questi rimangono costantemente contratti, portando in questo modo ad avere, alla lunga, dei dolori, come se avessimo fatto un’attività sportiva molto prolungata.

2. Lo stress e i dolori cervicali

Quando siamo stressati tentiamo di difenderci da una situazione che non è ottimale per noi, e anche se non ce ne accorgiamo ci mettiamo in una posizione di difesa, inarcando le spalle e flettendo il corpo.

Questa posizione, non ottimale per il nostro organismo, fa irrigidire i muscoli del collo, e con essi le articolazioni intervertebrali che, con il passare del tempo, causano il dolore cervicale.

3. Lo stress e le contratture

Lo stress porta ad una minor percezione del dolore, perché il corpo cerca di adattarsi ad una situazione che non stiamo vivendo bene. Quando siamo stressati il corpo ci fa sentire meno dolore, e questo succederebbe sia con dolori forti (se qualcuno ci colpisse), sia con dolori meno forti.

Quando ci sediamo in una posizione scorretta, per esempio, sentiamo dolore e tendiamo a spostarci; tuttavia, se siamo stressati percepiremo meno dolore del solito, e questo ci porterà a rimanere “bloccati” in quella posizione. Se si bloccano i muscoli, in contrazione permanente, avremo una contrattura.

4. La paura e i dolori alla schiena

Altra situazione simile è quella in cui abbiamo una paura costante di qualcosa (prendere una decisione, paura di affrontare le situazioni) e uno dei sintomi fisici può essere il dolore alla schiena.

Questo accade perché quando abbiamo paura il nostro corpo si prepara a combattere o a scappare, e assume (anche se non ce ne rendiamo conto) una posizione di combattimento in cui la schiena viene inarcata in avanti.

A lungo andare, la contrazione costante della schiena porta proprio a dolori in questa parte del corpo.

5. La rabbia e i problemi lombari

Anche la rabbia costante, manifesta o repressa, può portare a dolori e uno dei più frequenti è la lombalgia.

Quando si ha rabbia tendiamo a non sentire il dolore, a muoverci costantemente e a cercare di superare i nostri limiti, anche con movimenti azzardati (magari siamo seduti su una sedia, ma ci muoviamo “a scatti”). Questo può provocare movimenti improvvisi della spina dorsale che provocano quindi i dolori lombari, fino addirittura a sfociare nell’ernia al disco che dipende dall’incapacità di rilassarsi tenendo la zona lombare sotto costante stimolo.