In presenza di diagnosi di osteoporosi il medico da consigli specifici sull’alimentazione da seguire e sull’attività fisica, valuta altresì se iniziare una terapia basata sulle caratteristiche del paziente, alla gravità dell’OP e all’esistenza di ulteriori fattori di rischio, quale il rischio di cadute.
Laddove ci siano già state fratture o quando la densitometria indica valori molto bassi, (osteoporosi conclamata), e quando l’uso di vitamina D e calcio da soli non bastano, il medico può prescrivere farmaci capaci di arrestare il calo di tessuto osseo e favorire un giusto rimodellamento osseo. La cura in genere comprende l’assunzione di vitamina D integrata, se necessario, da un’eventuale assunzione di calcio.
Il ruolo di questi farmaci nella recidiva di fratture o nella prevenzione è largamente dimostrato. Il rispetto dalla cura indicata dal medico è agevolato dalla grande maneggevolezza dei medicinali più moderni, che in diversi casi prevedono un’unica assunzione mensile o settimanale.
Tutto questo naturalmente comporta un sensibile miglioramento della qualità di vita di chi soffre di tale patologia.
Purtroppo, anche se esistono farmaci di comprovata efficacia, in Italia recenti studi rilevano che una gran parte (70%) dei pazienti che dovrebbero essere trattati non ricevono in realtà una cura adeguata alla loro condizione.