L’osteoporosi è una terribile malattia delle ossa che causa una riduzione della densità del tessuto osseo, e di conseguenza l’esposizione a fratture e collasso delle vertebre con poco, anche con una semplice caduta.
Malattia terribile anche perché silente e asintomatica, e quindi molto subdola, l’osteoporosi colpisce 4 milioni di persone in Italia delle quali la maggior parte donne. Le cause dell’osteoporosi, problema sanitario dalle grosse ripercussioni, è dovuto ad una carenza di calcio, vitamina D e attività fisica durante l’infanzia. Nella fase dell’infanzia e dell’adolescenza infatti le ossa crescono e si sviluppano, e nei primi venti anni di vita si formano e raggiungono una certa densità. Se non si cura l’alimentazione, l’attività fisica e l’integrazione di vitamina D e calcio, da adulti sarà più facile sviluppare ossa fragili e quindi avere l’osteoporosi.
La prevenzione dell’osteoporosi è fondamentale e dovrebbe cominciare nell’età dello sviluppo e quindi intensificarsi sempre di più nell’età vicina a quella del rischio, vale a dire i 50 anni circa.
L’osteoporosi colpisce soprattutto la colonna vertebrale, la mano, il collo del femore. Le ossa si assottigliano sempre di più ma non ci sono sintomi: basta una caduta, però, per rompersi un osso. In età avanzata i sintomi dell’osteoporosi sono mal di schiena, abbassamento dell’altezza, fratture molto facili.
La terapia dell’osteoporosi
Fondamentale per l’osteoporosi è la prevenzione. Infatti una volta che la densità delle ossa è compromessa, c’è ben poco da fare: è fondamentale assumere calcio e vitamina D fin da bambini per mantenere le ossa forti.
In ogni caso, laddove l’osteoporosi si presenti, la terapia si basa da un lato sulla somministrazione di calcio (che in genere rallenta il processo ma non lo interrompe) e dall’altro sull’attività fisica e alimentazione adeguata, e analgesico in caso di dolore.
Ci sono poi una serie di farmaci che vengono usati contro l’osteoporosi.
Gli estrogeni possono essere usati ma solamente dalle donne. In genere sono una terapia ormonale sostitutiva per la menopausa, dato che è la carenza di estrogeni che causa la prevalenza dell’osteoporosi nelle donne dopo i 50 anni.
I SERM sono prodotti simili agli estrogeni, sono per le donne ma non sviluppano effetti per il resto del corpo, solo per l’osso, senza effetti collaterali per seno e utero.
I bisfosfonati sono farmaci che riducono il riassorbimento osseo. Adatti per uomini e donne, vanno assunti in maniera diversa a seconda del tipo.
I farmaci che possono stimolare la formazione di osso sono il teriparatide e l’ormone paratiroideo. Il secondo è ormone ipercalcemizzante. Non sono farmaci che vanno assunti senza prescrizione medica, infatti devono essere inseriti in un percorso di cura specializzato.
Il ranelato di stronzio invece è un farmaco che stimola la formazione dell’osso ma allo stesso tempo rallenta il riassorbimento osseo. Esso quindi agisce sul processo del rimodellamento osseo.
La calcitonina è un ormone che è prodotto dalla tiroide, ma viene usato meno spesso degli altri. Il denosumab è un farmaco che blocca gli osteoclasti e quindi ostacola il riassorbimento osseo.
La vitamina D e i derivati sono sostanze che aiutano l’assorbimento del calcio alimentare a livello dell’intestino. Le carenze di vitamina D sono molto diffusi soprattutto nelle persone anziane.
Integratori di calcio contro l’osteoporosi
Ovviamente la terapia deve anche richiedere una regolare assunzione di calcio.
Gli integratori di calcio sono necessari per combattere l’osteoporosi: possono essere prescritti dal medico con o senza vitamina D, e sono necessari come complemento della terapia con i farmaci, specialmente nelle persone anziane.
Gli integratori possono essere sotto forma di pastiglia o liquidi.
Non bisogna esagerare oltre le dosi prescritte dal medico perché anche troppo calcio può essere dannoso. Bisogna sempre chiedere al medico prima di assumere integratori.