L’osteopenia femorale, si tratta di una riduzione della densità ossea tra le più frequenti che si presenta dopo i cinquant’anni soprattutto fra le donne.
L’osteopenia femorale è una riduzione della densità ossea provocata da fattori ormonali, come un calo di testosterone nel sesso maschile e di estrogeni in quello femminile. Così come una dieta carente o dovuta alla scarsità di attività fisica da parte chi ne soffre.
L’osteopenia femorale si presenta dopo i cinquant’anni e colpisce principalmente le donne a causa dei cambiamenti ormonali dovuti alla menopausa. Non a caso infiammazioni e fratture al femore sono alquanto diffuse tra le persone della terza età.
Entro certi limiti, si può considerare l’osteopenia come parte del processo di invecchiamento del soggetto, durante il quale proprio il tessuto osseo si riduce progressivamente nel tempo. Sa dal punto di vista quantitativo che dal punto di vista qualitativo.
Per comprendere più nel dettaglio l’osteopenia, leggi l’articolo su Osteopenia: cause, sintomi e cura
Ringraziamo il Dottore Luigi Loreto, responsabile dello Studio Delos per le informazioni che ci ha fornito.
L’osteopenia femorale, i sintomi
Si può presenta con un dolore intenso, complici le micro-fratture. Anche se, chi soffre di osteopenia anche nella forma severa non sempre manifesta sintomi specifici. La stessa sensazione dolorosa può essere confusa con altri tipi di problemi. Facilmente per una contrattura muscolare. Quella che colpisce il femore solitamente è l’osteopenia di tipo poroso. Si può tranquillamente affermare che l’osteopenia è, talvolta, una fase antecedente all’osteoporosi, la quale determina una estrema predisposizione alle fratture. Non è, comunque, sicuro che il disturbo evolva verso condizioni più gravi ed è quasi sempre possibile arrestare le conseguenze con un adeguato trattamento.
L’osteopenia: le cause
Come detto le cause che si nascondono dietro l’osteopenia possono trovarsi principalmente nei fattori ormonali, in una dieta carente e nella carente o, addirittura, assente attività fisica. A tutto ciò possiamo aggiungere l’abuso di fumo e di alcolici e, in alcuni casi, l’aver seguito terapie farmacologiche prolungate che rendono il paziente più esposto alle fratture.
In sintesi, l’osteopenia può essere causata da:
- scarso esercizio;
- stile di vita sedentario;
- consumo eccessivo di: alcool, caffè, tè, cioccolato, soda, bevande energetiche;
- fumo;
- sforzi eccessivi;
- diete restrittive;
- disordini alimentari;
- droghe;
- assunzione di medicinali per malattie quali: leucemia, linfoma, artrite, lupus, cancro o trapianto di organi;
- bulimia e anoressia;
- carenza di vitamina b12;
- asma;
- cancro;
- celiachia;
- morbo di Crohn;
- colite ulcerosa;
- paralisi cerebrale;
Osteopenia: la cura
Sicuramente si tratta di una patologia per la quale la scelta giusta è affidarsi a un professionista. Solo il medico è in grado di elaborare una corretta diagnosi e la migliore terapia, chje deve essere obbligatoriamente commisurata al paziente. La riduzione della densità ossea e i trattamenti per curarla dipendono da cause e tipologia di osteopenia, il cui grado viene fuori solo dopo una densitometria ossea. E, insistiamo, solo lo specialista può stabilire se ci si trova in presenza di osteopenia o meno.
Densitometria ossea
La Densitometria ossea è un esame a cui ci si sottopone per valutare la densità minerale in grado di confermare, in base all’età del paziente, se i valori rientrano negli standard oppure no. La MOC, acronimo di Mineralometria Ossea Computerizzata, non è assolutamente invasiva, dura pochi minuti e non richiede alcuna preparazione del paziente, il quale dovrà semplicemente sdraiarsi su un lettino speciale, dove è presente uno scanner osseo. L’esame è del tutto indolore.
Altri esami utili per ottenere una corretta diagnosi:
- tomografia computerizzata quantitativa;
- tomografia computerizzata quantitativa periferica;
- ultrasonografia ossea quantitativa.
Ma è anche possibile seguire una terapia medica?
Certamente, per contrastare la ridotta densità minerale ossea vengono prescritti alcuni farmaci. Questo hanno il compito di rallentare il progresso della malattia. Ci sono alcune piante che possono contribuire, in modo indiretto, alla salute delle ossa.
Ci riferiamo agli estratti all’ortica, che contrastano l’azione dei radicali liberi e rallentando il deterioramento del tessuto osseo; al salice, adatto per ridurre dolore e infiammazione; al tarassaco, che migliora la circolazione a livello delle articolazioni.
Torniamo ai farmaci
Essi sono:
- i bifosfonati, il cui compito è di aumentare la densità ossea;
- le terapie ormonali, che regolano testosterone ed estrogeni;
- il calcio e la vitamina D, che combattono la ridotta densità minerale.
Parliamo dell’attività fisica e della nutrizione
L’osteopenia può essere tenuta sotto controllo anche con l’attività fisica. Soprattutto per potenziare la struttura ossea e con un regime alimentare sano che riesca a colmare le carenze. Camminare, ballare, seguire lezioni di ginnastica aerobica e step con l’aiuto di un preparatore atletico sono un toccasana. Vanno evitati, invece, il nuoto e il ciclismo. Si raccomanda, inoltre, di integrare calcio e vitamina D con cibi che ne contengono tanto. Quali i vegetali a foglia verde, il latte e i suoi derivati, le uova, il salmone e le sardine. Sempre facendosi consigliare dal medico se e come assumere integratori specifici.
I professionisti di Studio Delos consigliano anche attività di pilates individuale ed esercizi fisici di carico, in particolare quelli con pesi leggeri o elastici.
Si tratta di esercizi per rinforzare la muscolatura e renderla meno rigida, riducendo così il rischio di cadute e di conseguenti fratture.